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Caffè e mal di testa, un binomio famoso

Secondo studi scientifici e statistici, uno dei problemi più diffusi tra le persone di oggi è il mal di testa.

Ci sono sicuramente una ampia varietà di motivi per questo, ma tralasciamo le ragioni per concentrarci su una soluzione a questo fastidiosissimo e purtroppo diffusissimo problema. Soluzione che, in questo caso, ci viene data direttamente dalla nostra amata bevanda: il caffè.

In questo articolo, andiamo a vedere come ci aiuta il caffè in caso di mal di testa, e perché può comportarsi anche al contrario, causandoci proprio mal di testa in alcuni casi.

Come ci aiuta la caffeina

Che si tratti di un semplice mal di testa da tensione accumulata o di un’emicrania da cervicale, la caffeina può venirci in soccorso. Non tutti sanno che, proprio per questo, è un ingrediente utilizzato da alcuni tra i più popolari antidolorifici, rendendoli fino al 40% più efficaci. 

Con un pizzico di fortuna, a volte, è possibile fermare il mal di testa assumendo semplicemente solo caffeina. Infatti, una delle sue proprietà è proprio quella anti infiammatoria.

Per questo motivo, funziona bene anche se utilizzata in unione ai rimedi farmaceutici: che siano aspirina, ibuprofene o paracetamolo, faranno effetto più rapidamente e in modo migliore, tenendo lontano il dolore più a lungo proprio se combinati con la caffeina.

In particolare, diversi studi hanno dimostrato come la caffeina abbia un effetto benefico su una condizione rara conosciuta come cefalea ipnica, che colpisce le persone anziane.

Ai soggetti con questa patologia, i dottori consigliano di bere una tazzina di caffè prima di andare a letto, visto che le cefalee di questo tipo avvengono principalmente di notte.

Quando può far male la caffeina?

Sembrerà paradossale, ma quello che rende la caffeina un alleato nel sollievo dal mal di testa può anche causarlo. Abbastanza stranamente, ciò che rende la caffeina efficace nel sollievo dal dolore può anche causare mal di testa.

Dal momento che la caffeina restringe i vasi sanguigni che circondano il cervello, infatti, potremmo avvertire dolore qualora smettessimo di assumerla.

Questo succede anche perché il nostro corpo si abitua in modo abbastanza facile agli effetti della caffeina, causando una sorta di astinenza in sua assenza. Il mal di testa, in questo caso, è proprio uno dei sintomi che derivano da questo processo.

Questa cosa si verifica soprattutto in chi è abituato a combinare il caffè con gli antidolorifici. Infatti, così come la caffeina aumenta e prolunga gli effetti di alcuni farmaci in positivo, come abbiamo scritto sopra, è anche vero che, in sua assenza, è più probabile che il dolore torni ancora più forte di prima.

Allora, come comportarsi?

Anzitutto, fare attenzione a come la caffeina influenza il tuo corpo e prestare attenzione a quanta se ne assume (calcolando, inoltre, che essa è presente anche in diversi alimenti e bevande che non sono necessariamente il caffè o a base di caffè). 

Se è vero che la caffeina aiuta con il mal di testa, è anche vero che se soffrite di emicrania in maniera sistematica e frequente nonostante prendiate regolarmente il caffè, potreste provare a ridurla o ad evitarla completamente e vedere le conseguenze.

Non è consigliabile smettere improvvisamente; questo è un processo che va affrontato in maniera graduale. Se smetti all’improvviso potrebbe essere necessaria fino a una settimana prima di aver superato tutti i sintomi di astinenza.

In concomitanza, dormire bene e bere molta acqua sono due cose che aiutano in modo considerevole nel processo, insieme ad una dieta equilibrata e un po’ di attività fisica quotidiana. Fondamentale, inoltre, è cercare di gestire lo stress nel modo più ottimale possibile.

Insomma, caffeina per mal di testa: causa o soluzione?

Abbiamo esaminato come la letteratura medica riporti dati contrastanti sull’utilizzo di questa sostanza riguardo i risultati sull’insorgenza o sulla terapia dell’emicrania.

Laddove un utilizzo moderato di caffeina (fino a 400mg al giorno, con un massimo di 200mg per somministrazione) ha effetti benefici sull’umore e sulla nostra attenzione, a dosaggi troppo elevato può causare ansia, palpitazioni e insonnia. Inoltre, i sintomi da astinenza e deprivazione di caffeina possono includere attacchi di emicrania nei soggetti che ne soffrono, subentrando entro 12-24 ore dall’astensione. Questi sintomi possono durare anche fino ad una settimana.

Come avrete capito, l’utilizzo della caffeina può avere effetti diversi a seconda del soggetto e dell’utilizzo che se ne fa. Questo la rende sì un rimedio, ma da tenere sotto controllo in base all’effetto che produce sul nostro corpo.

Bere caffè con consapevolezza, sapendo che potrebbe liberarci dal mal di testa, ma stando attenti anche ai possibili effetti collaterali, è il consiglio che ci sentiamo di darvi noi che il caffè lo amiamo e lo produciamo tutti i giorni!

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